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Firmata una convenzione operativa tra USR Marche e Camera di Commercio di Ancona sull'alternanza scuola-lavoro
La legge delega sulla riforma della scuola prevede la possibilità di svolgere, sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica e formativa, l'intera formazione dai 15 ai 18 anni attraverso l'alternanza di periodi di studio e di lavoro, sulla base di convenzioni che possono essere stipulate anche con le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Queste, infatti, avendo nei loro Consigli rappresentanti dei diversi settori economici, dei sindacati dei lavoratori e dei consumatori, possono garantire il coinvolgimento delle diverse categorie, favorendo un rapporto collaborativo tra istituzioni scolastiche e formative e mondo della produzione e del lavoro.
Per questo il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e Unioncamere hanno stipulato, il 27 giugno 2003, un protocollo d'intesa con l'obiettivo di favorire la collaborazione tra istituzioni scolastiche e Camere di Commercio per la realizzazione di percorsi formativi sperimentali in alternanza scuola-lavoro, progettati e finanziati assieme dalle Camere di Commercio e dagli Uffici Scolastici Regionali.
Su questa base, l'Ufficio Scolastico Regionale per le Marche ha stipulato una prima convenzione operativa con la Camera di Commercio di Ancona, che, peraltro, attraverso l'ufficio Servizio Nuove Imprese e Formazione svolge da diversi anni attività di formazione e orientamento nei confronti degli istituti scolastici della provincia.
In realtà la firma del documento completa formalmente un percorso di collaborazione già avviato nell'anno scolastico appena terminato con una attività formativa nei confronti degli alunni delle classi quarte di cinque scuole "Pilota" della Provincia (istituti professionali, tecnici e licei), durante le quali sono state affrontate le tematiche relative all'orientamento per fornire agli alunni strumenti utili a facilitare la lettura del mercato del lavoro e ad avere consapevolezza di sé e delle proprie capacità.
Il protocollo si articola a partire dalla convinzione che l'alternanza deve essere considerata una modalità formativa a cui si accede per scelta non residuale, ma che risponde ai bisogni individuali di formazione e ai diversi stili cognitivi. Non un percorso di recupero limitato a taluni indirizzi, quindi, ma una metodologia didattica innovativa che valorizzi l'aspetto formativo dell'apprendimento in situazione lavorativa, ponendo prioritariamente l'accento sulle competenze trasversali e sulle abilità mentali e comportamentali di base oltre che sugli aspetti di professionalità. In questo modo l'alternanza non costituisce un nuovo canale scolastico o un terzo canale formativo, accanto a quello dei licei e dell'istruzione e formazione professionale, ma si configura come un'ulteriore modalità metodologica di acquisizione delle conoscenze e competenze previste dai percorsi tradizionali.
Il testo della convenzione
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