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"PuntoEdu Studenti": un nuovo strumento dell'INDIRE per il sostegno alla personalizzazione dei percorsi formativi e la lotta alla dispersione
Se la personalizzazione degli itinerari formativi della scuola può essere considerata la prima medicina didattica contro la dispersione scolastica, le nuove tecnologie possono giocare un ruolo nella preparazione e nella somministrazione del "farmaco". A partire da questa convinzione l'INDIRE ha predisposto "PuntoEdu Studenti" per il sostegno alla personalizzazione dei percorsi formativi e la lotta alla dispersione. L'iniziativa, che partirà a metà settembre, si presenta agli insegnanti come ambiente di formazione in cui progettare e sviluppare porzioni degli itinerari personalizzati in modo integrato con l'attività in presenza.
L'ausilio alla personalizzazione - spiega Raffaele Mazzella, della progettazione sistemi interattivi on line di INDIRE - continuerà nel momento del recupero che viene ipotizzato come attività residuale, via via calante, al crescere dell'attività di personalizzazione".
Il docente potrà progettare e sviluppare porzioni degli itinerari personalizzati, in modo integrato con l'attività in presenza. In una prima fase l'azione riguarderà solo le classi prima e seconda delle superiori e quattro discipline (fisica, matematica, inglese e latino). Poi la rosa delle discipline si allargherà e anche la tipologia di servizi a disposizione di tutti gli ordini di scuola, ma non cambierà la logica: "non un 'supermercato' in cerca di 'clienti' - precisa Mazzella - ma una 'cassetta degli attrezzi' a disposizione degli insegnanti che rimangono gli unici in grado di dire come e quando possono essere utilizzati efficacemente da questo studente e … non da quello. Visto che lo 'stile di apprendimento' di questo è diverso dallo stile di apprendimento di quello".
Da settembre prossimo, l'insegnante che intenderà utilizzare i servizi di Puntoedu Studenti potrà dunque chiedere al proprio dirigente l'iscrizione a Puntoedu Studenti come insegnante-tutor, analizzarne in dettaglio le proposte, interagire con la redazione e con gli autori dei materiali, ipotizzare percorsi personalizzati per gruppi di livello (ma anche per singoli studenti con esigenze particolari), chiedere al dirigente scolastico l'iscrizione degli studenti. L'insegnante assumerà così anche la funzione di tutor "facilitatore". E se, al termine dell'anno scolastico, sarà necessario, l'ambiente di formazione di Puntoedu Studenti potrà essere utilizzato come integrazione delle attività di "recupero" programmate dalla scuola.
Tuttavia l'insegnante-tutor, avverte l'esperto dell'INDIRE, "non sarà solo un 'utilizzatore': dovrà 'seguire' i propri studenti iscritti a Puntoedu, ma potrà anche incontrare (in apposite aree) esperti, ricercatori e colleghi della propria area disciplinare e verificare la possibilità di dare il proprio contributo come autore di materiali e gestore di attività 'di conversazione' in questa nascente comunità".
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