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Nel giorno della revoca dell'embargo, delegazione di docenti libici dal direttore generale dell'Ufficio Scolastico Regionale. Sottoscritta un'intesa, la prima in Italia, per lo scambio tra studenti
È capitato proprio nel giorno in cui è stato revocato l'embargo, l'incontro tra il direttore generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, Michele De Gregorio, e la delegazione di docenti libici provenienti dal Centro di eccellenza "El-Fateh" di Benghazi, in Libia, ospiti dal 5 ottobre, in questi giorni, del Liceo Scientifico "Leonardo da Vinci" di Jesi (vedi notizia dell'1 ottobre 2004).
La visita della delegazione libica, composta dal vice direttore e da alcuni membri del corpo docente dell'istituto, che ha fatto seguito al viaggio già effettuato in maggio da un gruppo di insegnanti del liceo jesino e che si iscrive nel quadro delle attività di scambio culturale previste tra le due scuole, è la prima del genere in Italia nei confronti di un paese africano.
Il programma fu avviato nel 2001, quando l'allora console italiano a Benghazi, Alfredo Durante Mangoni, chiamò un'insegnante del liceo jesino, Laura Cavasassi, a tenere, presso il ginnasio libico, una serie di conferenze sul rapporto tra la filosofia cristiana e quella musulmana. Da allora l'idea iniziale, sostenuta anche dall'attuale console italiano, Giovanni Pirrello, è diventata un progetto di scambio culturale che ha trovato una prima concretizzazione nel recente scambio di visite.
E ieri, in coincidenza della visita all'Ufficio Scolastico Regionale, il preside del "Da Vinci", Luigi Renzaglia, e il vice direttore della scuola di Benghazi, Mohamed Adrawi, hanno sottoscritto un'intesa, la prima del genere per un istituto scolastico italiano, per "valorizzare i contenuti didattici e culturali delle due scuole mediante la reciproca conoscenza dei due paesi" allo scopo di ottenere "un reciproco beneficio sia sul piano scolastico che su quello politico generale". Sulla base di questo accordo sono poi previste, tra la fine del mese di aprile e la metà di settembre del prossimo anno, visite di scambio culturale fra gruppi di ragazzi dei due istituti.
Salutando la delegazione libica, accompagnata dal dirigente del liceo jesino e dalla responsabile per l'Europa dell'USR, Gianna Prapotnich, e commentando la coincidenza delle date, il direttore generale De Gregorio ha sottolineato come "questo giorno segna un evento molto importante che ricostruisce un ponte più solido tra Italia e Libia" e si è augurato che non resti "una iniziativa isolata ma rappresenti un primo passo di un cammino sempre più intenso e duraturo". "Queste relazioni basate sul comune impegno rivolto alle nuove generazioni - ha infatti aggiunto - sono da intensificare perché solo ai giovani è possibile affidare la speranza di poter ricostruire un mondo intessuto di rapporti basati sui valori della solidarietà e della fratellanza, oggi oscurati dagli ultimi, luttuosi eventi internazionali".
Da parte sua, Mohamed Adrawi ha ringraziato tutte le autorità italiane per la disponibilità e il sostegno all'iniziativa dimostrati e ha ribadito come la scuola rappresenti il luogo ideale per avviare un percorso che costituisca e rafforzi un legame che non sia solo culturale, ma anche sociale e politico tra i due paesi. Un progetto che, ha tenuto a sottolineare, gode del pieno sostegno dei leader libici.
Nel corso del loro soggiorno gli ospiti di Benghazi sono stati accompagnati a visitare sedi universitarie, impianti industriali e aziende particolarmente rappresentative del mondo imprenditoriale marchigiano. Anche la Direzione generale per gli affari internazionali del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha molto apprezzato l'iniziativa e ha assicurato l'attenzione per i suoi sviluppi futuri.
Il testo dell'intesa tra le due scuole
Le foto dell'incontro:
- le delegazioni al tavolo
- i doni della delegazione libica
- i doni per gli ospiti
- la firma dell'intesa
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