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 Comunicati Stampa

Scuola. Vincoli di contesto, passaggi formali e tempi tecnici le cause del mancato avvio in tempi più rapidi della didattica a distanza all’Istituto comprensivo “Lotto” di Monte San Giusto


(Ancona, 20 aprile 2020) Sono comparsi in questi giorni articoli di stampa relativi alla protesta di alcuni genitori di scuola secondaria di I grado riguardo al mancato avvio della didattica a distanza da parte dell’Istituto comprensivo “Lorenzo Lotto” di Monte San giusto. Non appena appreso quanto evidenziato dalle famiglie, la Direzione regionale dell’Ufficio scolastico regionale ha compiuto verifiche puntuali sulla situazione della programmazione didattica della scuola da cui emerge che il ritardo lamentato sarebbe il risultato di un complesso di fattori riguardanti, da un lato, la mancata attivazione in passato di pratiche di didattica digitale, una dotazione tecnologica di partenza esigua e competenze digitali di buona parte dei docenti scarse, se non nulle, e, dall’altro, un contesto socio economico in cui molte famiglie disagiate, non solo di origini extracomunitarie, non dispongono di dispositivi informatici o di connessione per poter accedere ai servizi di didattica on line. Con la conseguente necessità, sostiene il dirigente scolastico, di contemperare l’esigenza dell’erogazione del servizio con quella di garantire eguaglianza formale e sostanziale di tutti gli alunni nell’esercizio del diritto allo studio.
Di qui l’attivazione per la richiesta di fondi per l’acquisto di PC e tablet da fornire in comodato d’uso alle famiglie bisognose, l’avvio di tutte le procedure necessarie per l’attivazione di una piattaforma per la didattica a distanza, fatte salve tutte le verifiche necessarie per la tutela della privacy dei minori, i necessari interventi formativi per i docenti interessati che non hanno competenze in questo campo e finalmente l’acquisto di dispositivi informatici anche grazie all’utilizzo dei fondi del decreto legge 18/2020, la cui consegna era prevista per la settimana scorsa.
Vincoli di contesto, passaggi formali e tempi tecnici che, a detta di Iacucci, non avrebbero in sostanza permesso di avviare in tempi più rapidi la programmazione degli interventi di didattica a distanza, per i quali, peraltro, il Ministero dell’Istruzione ha stanziato per il 2020 e distribuiti direttamente alle singole istituzioni scolastiche delle Marche 2 mln e 310mila euro. Di questi, 1 mln e 900mila sono stati destinati a mettere a disposizione degli studenti meno abbienti i necessari dispositivi digitali, oltre 272mila per consentire alle scuole statali di dotarsi di piattaforme e di strumenti digitali adeguati e 136mila per la relativa formazione dei docenti.
In questo campo l’USR per le Marche, anche tramite l'Équipe Formativa Territoriale (EFT), ha organizzato webinar e fornite informazioni su strumenti, metodologie e modalità di valutazione adottabili e messe a disposizione raccolte di buone pratiche di didattica a distanza attuate nelle diverse istituzioni scolastiche della regione. Sono state fornite ulteriori indicazioni su piattaforme gratuite realizzate appositamente per le scuole, che permettono agli insegnanti di gestire le attività di classe a distanza attraverso qualsiasi computer o dispositivo mobile, strumenti di cooperazione, scambio di buone pratiche e gemellaggi fra scuole, webinar di formazione, contenuti multimediali per lo studio.
Dal Ministero sono stati infine previsti specifici accordi, attivabili tramite la procedura “Protocolli in rete”, per la fornitura di prodotti software e hardware a titolo gratuito con i prescritti requisiti e standard tecnici, anche ai fini della tutela della privacy.



 
 
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