Replica all’articolo “Nei Comuni del cratere le scuole vanno salvate” pubblicato nell’edizione di Fermo del “Corriere Adriatico” del 2 aprile 2022 (pag. 10) e agli altri interventi precedenti sull’argomento
(Ancona, 6 aprile 2022) Nell’assegnazione delle classi l’Ufficio scolastico regionale del Ministero dell’Istruzione non opera tagli, né agisce per penalizzare situazioni particolari, ma definisce il servizio secondo la normativa e i relativi standard nel limite delle risorse assegnate.
Questa la replica con cui la direzione generale dell’USR Marche fornisce chiarimenti che non emergono da quanto pubblicato sulle pagine del “Corriere Adriatico” negli ultimi giorni circa le preoccupazioni di esponenti politici locali e nazionali in merito alle autorizzazioni delle classi per l’anno scolastico 2022/23 delle scuole di alcuni Comuni del fermano.
In tutti i casi, si sottolinea dall’USR Marche, sono stati applicati i criteri definiti dal DPR 81/2009, che stabilisce i parametri numerici minimi e massimi di formazione delle classi per tutti gli ordini e gradi di scuola, a garanzia dell’efficienza ed efficacia dell’attività didattica nell’interesse degli alunni, assicurando nel contempo un servizio istruzione con tempi di percorrenza casa/scuola inferiori ai quindici minuti per la scuola primaria e secondaria di I grado, secondo gli indici di funzionalità didattica stabiliti dalla norma.
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