Per diritto di replica a quanto riportato nella rubrica “Noi anconetani” di domenica 14 giugno scorso (“Scuola, tagli inconciliabili con le restrizioni del virus”, ed. Ancona, pag. 11) si chiede la pubblicazione del seguente testo:
(17 giugno 2020) Sui presunti tagli agli organici degli insegnanti e sulla costituzione di “classi pollaio”, l’Ufficio scolastico regionale per le Marche ribadisce che per l’anno scolastico 2020/21 in regione si registra una riduzione complessiva di circa 4.000 alunni iscritti (dalla scuola dell’infanzia alla secondaria II grado, compresa la previsione di circa 1.200 alunni iscritti per i corsi serali) rispetto ai 208.330 alunni frequentanti nell’anno appena concluso. Ciononostante per il prossimo anno il numero dei docenti assegnato alla Marche dal Ministero è rimasto pressoché invariato rispetto allo scorso anno (17.219 docenti rispetto ai 17.260 attuali). Pertanto nelle Marche si registra in realtà un incremento del numero dei docenti rispetto agli alunni e non un taglio.
Grazie a tale disponibilità il direttore generale dell’USR ha provveduto a istituire per il prossimo anno scolastico un numero di classi (10.005) sostanzialmente uguale rispetto allo scorso anno (10.053), nonostante la consistente diminuzione di alunni, con conseguente riduzione del numero medio di alunni per classe. Le classi sono state istituite secondo le obbligatorie prescrizioni disposte dalla norma dello Stato (DPR 81/2009) con una media di alunni per classe di circa 20, pari alla media nazionale. Tra le classi istituite non risultano classi con un numero di alunni in eccesso rispetto a quanto stabilito dagli ordinamenti e quindi sovraffollate e tantomeno con numero di alunni pari o superiore a 30.
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