Replica all’articolo “Un assegno per i bimbi della nostra scuola” pubblicato nell’edizione di Macerata de “Il Resto del Carlino” del 22 novembre 2021
(Ancona, 24 novembre 2021) In merito alla previsione di organico riguardante la scuola primaria di Pieve Torina e alle affermazioni del sindaco Armando Gentilucci riportate da “Il Resto del Carlino”, l’Ufficio scolastico regionale precisa che il numero dei bambini iscritti al plesso per l’anno scolastico 2021/22 (9 in prima, 5 in seconda, 5 in terza, 5 in quarta e 6 in quinta) non consente, in base ai parametri di legge, la costituzione di cinque classi autonome neanche in considerazione della deroga per le aree montane, che prevede un numero minimo di alunni di 10 per classe.
L’attuale numero di iscritti sui cinque anni di corso rende invece possibile la costituzione di due pluriclassi, con alunni di anni di corso diversi (una composta dagli allievi di prima e seconda, l’altra da quelli delle ultime tre annualità) nel rispetto del numero massimo previsto dalle norme, pari a diciotto.
Non si è quindi “contravvenuto a quella che è la normativa nazionale vigente”, ma si sono semplicemente applicate le norme stabilite in materia dai competenti organi politici che hanno come obiettivo la migliore qualità possibile del servizio scolastico. La formazione di classi e plessi scolastici con indici di funzionalità didattica di gran lunga inferiori agli standard non assicura infatti quell’efficace azione didattica a cui hanno diritto tutti gli studenti e le rispettive famiglie.
Per invertire il fenomeno del calo degli alunni nei piccoli centri dell’entroterra non è peraltro sufficiente la previsione di un numero di alunni per classe sempre più ridotto, ma sono necessari ulteriori interventi preventivi e iniziative programmatiche in capo alle amministrazioni competenti, non esclusa, ovviamente, quella comunale. L’attivazione delle pluriclassi in ogni caso non pregiudica la possibilità di un rientro della popolazione o di un incremento del numero degli alunni, al prospettarsi del quale, come unanimemente auspicato, si garantisce la formazione di nuove classi.
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