Scuola. Convitto “Leopardi” di Macerata: l’USR Marche ha semplicemente operato nel rispetto dei propri doveri d’ufficio
(Ancona, 26-27 agosto 2020) Arriva a stretto giro la risposta dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche in riferimento a quanto riportato dalla stampa in merito all’interrogazione presentata da parlamentari delle Marche circa la vicenda relativa alla definizione dell’organico del Convitto nazionale “Giacomo Leopardi” di Macerata.
Dalla Direzione generale di Ancona si precisa infatti che quanto alla riduzione con decreto del direttore generale Filisetti di due posti presso il convitto di Macerata a favore del convitto annesso all’IPSEOA “Varnelli” di Cingoli è stata disposta tenuto conto che i 40 convittori iscritti all’istituto maceratese fruiscono di 10 educatori (in particolare i tre studenti convittori maschili dispongono di cinque educatori maschili ) mentre i 115 convittori iscritti a Cingoli dispongono di un totale di 11 educatori. Considerato quindi che le risorse assegnare al Convitto “Leopardi” per l’assistenza ai convittori risultano di circa il 250% superiori a quelle assegnate al convitto del “Varnelli”, peraltro ubicato in area interna svantaggiata, e che la norma prevede livelli di prestazione tendenzialmente omogenei tra gli istituti educativi, si deve concludere che l’USR Marche ha semplicemente operato nel rispetto dei propri doveri d’ufficio.
Per quanto riguarda invece il ricorso al TAR Marche proposto da alcuni genitori di alunni, richiedenti l’iscrizione alla scuola annessa al convitto stesso, per la mancata attivazione di una ulteriore classe di scuola primaria, il giudice amministrativo, con ordinanza del 22 luglio scorso, ha respinto la richiesta cautelare dei ricorrenti volta all’istituzione di un’ulteriore classe scuola primaria, confermando il provvedimento dell’ USR Marche.
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