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Comunicati Stampa

Scuola. Azzolina: “Nelle Marche le classi pollaio non sono la vera emergenza”

Tutti i dati dell’Ufficio scolastico regionale

(Ancona, 30 luglio 2020) Nelle Marche le classi pollaio non sono la vera emergenza, data anche la media prevista di circa 20 alunni per classe. Queste le conclusioni che ha tratto nei giorni scorsi la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, nel corso della sua visita nelle Marche, dove ha partecipato al tavolo operativo regionale sull’avvio del prossimo anno scolastico. E ora l’Ufficio scolastico regionale presenta i dati analitici a conferma delle dichiarazioni della responsabile del dicastero e per fare chiarezza sui numeri, a volte allarmistici, circolati in questi giorni sulla stampa.

Quanto alle nuove norme che consentono agli uffici scolastici regionali di derogare al numero minimo e massimo di alunni per classe previsto, queste sono espressamente mirate al rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID‐19 e sono applicabili solo nei casi in cui non si sia potuto procedere diversamente. E in ogni caso non si avrebbe l’istituzione di una nuova classe, ma solo il temporaneo sdoppiamento della stessa, con personale docente a tempo determinato dalla data di inizio e fino al termine delle lezioni, salvo risoluzione anticipata del loro contratto in caso di sospensione anche temporanea della frequenza degli alunni.

Ma veniamo alla situazione attuale. Le cosiddette “classi pollaio”, ossia con più di 30 alunni, sono in realtà solo sei, tutte nell’ambito delle scuole secondarie di II grado, e rappresentano lo 0,18% delle 3.332 classi autorizzate in questo settore scolastico.

Altre 470 classi (il 14,11%) fanno registrare tra i 25 e i 30 iscritti, mentre più della metà (57,44%) si colloca nella fascia tra 20 e 25. Il penultimo dato può peraltro essere giustificato dalla normativa comunque in vigore, che non prevede la formazione delle prime classi (277 sulle 470 censite) con 27 alunni sino ad un massimo di 30.

Il totale delle sezioni o classi tra 25 e 30 alunni rappresenta in ogni caso solo l’8,15% delle 10.006 complessivamente autorizzate per l’anno 2020/21.

Il dato delle classi con più di 30 allievi riportato dai media fa peraltro riferimento alla fase delle iscrizioni, prima dell’applicazione dei criteri di precedenza nell'ammissione che devono essere definiti e pubblicizzati dalle singole scuole all’apertura delle iscrizioni. Per questa ragione nella relativa domanda lo studente e le famiglie indicano una seconda e terza opzione, in base alle quali gli eventuali iscritti eccedenti andrebbero redistribuiti tra le classi dello stesso istituto, qualora non sia possibile trasferirli in altri istituti del territorio dello stesso ordine e tipo secondo le opzioni espresse dalle famiglie.

In ogni caso la media di alunni per classe nelle scuole superiori calcolata per il 2020/21 è di 21,74, contro il 22,49 dell’anno scolastico precedente. Quanto agli altri ordini e gradi di scuola le medie di alunni per sezione o classe sono invece di 21,47 (infanzia) 18,63 (primaria) e 21,26 (I grado), dati sempre comunque inferiori all’anno precedente.

In questi casi non esistono peraltro classi composte con oltre 30 bambini o ragazzi. Per quanto riguarda la fascia tra 25 e 30, troviamo l’8,12% delle sezioni di scuola dell’infanzia e, rispettivamente, il 2,3% e il 7,70% delle classi di scuola primaria e secondaria di I grado, mentre l’analisi complessiva dei dati dimostra che in ogni caso il 71,45% delle classi sono composte da meno di 25 alunni e oltre un quinto (20,36%) da meno di 20.

Il vero nodo resta insomma quello rappresentato dagli spazi a disposizione nelle aule delle attuali strutture scolastiche, necessari per assicurare il distanziamento statico di un metro tra le teste degli alunni come prescritto dal Comitato Tecnico Scientifico, per cui gli eventuali provvedimenti di deroga sul numero di alunni per classe potranno essere adottati, limitatamente al prossimo anno scolastico, solo nei casi in cui l’ente locale non sia in grado di fornire spazi idonei relativamente alle classi già autorizzate.

A quest’ultimo proposito è stato istituito dall’ USR agli inizi del mese di luglio il tavolo regionale di confronto con la partecipazione delle parti sociali ed il tavolo regionale operativo con di Regione, Provincie e Comuni che ha attivato attraverso un apposito sistema, informativo aperto alle scuole ed EE.LL. , un accurata verifica delle aule eventualmente inadeguate ad ospitare le classi con il loro numero di alunni , secondo un criterio (layout) condiviso dalla stesso tavolo . L’esito è in via di definizione e la conseguente “pagella” dei Comuni e Provincie “che assicurano sedi idonee alle scuole frequentate dai propri studenti sarà resa pubblica, previa conoscenza al tavolo di confronto.

 
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