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Prende avvio nelle Marche la riflessione e il confronto sul decreto di riforma della scuola superiore, approvato dal Consiglio dei Ministri, che ridisegna, dopo 80 anni, il secondo ciclo di istruzione e formazione, articolato in percorsi liceali e di istruzione e formazione professionale. Si parte dal 1° settembre 2007
(Ancona, 7 dicembre 2005) Si terranno tra il 19 e il 22 dicembre prossimi la prime conferenze di servizio provinciali dei dirigenti scolastici della regione per cominciare a confrontarsi, tra gli altri argomenti, con la riforma del secondo ciclo di istruzione e formazione, approvata definitivamente dal Consiglio dei Ministri con il decreto legislativo del 17 ottobre scorso. Sarà poi necessario promuovere all'interno della comunità scolastica ulteriori momenti e occasioni di incontro per la discussione e l'approfondimento dei temi della riforma.
Il documento varato dal governo ridisegna, dopo 80 anni, gli attuali ordinamenti della scuola secondaria superiore, prevedendo percorsi liceali, che rilasciano diplomi liceali, e percorsi di istruzione e formazione professionale, che rilasciano qualifiche e diplomi professionali.
Con questo passaggio, che completa il quadro generale della riforma degli ordinamenti scolastici avviata dal ministro Moratti, si vuole investire sull'istruzione e formazione dei giovani per favorirne la crescita personale, culturale e professionale in linea con le politiche del capitale umano, assicurando loro conoscenze, abilità, capacità e competenze adeguate per essere cittadini attivi, in grado di concorrere al progresso materiale e spirituale del paese e dell'Unione Europea.
Ma oltre agli aspetti strettamente ordinamentali, il testo sottoposto all'esame definitivo del Consiglio dei Ministri disciplina il percorso attuativo della riforma, individuando gli adempimenti dello Stato, delle Regioni e delle autonomie locali coerentemente con l'assetto delle competenze a essi rispettivamente attribuite dal nuovo titolo V della Costituzione.
La Regione, in particolare, dovrà fornire indicazioni per la trasformazione dei vecchi istituti scolastici nei nuovi licei, nell'ambito della programmazione della rete scolastica, cui deve provvedere raccordando in un piano complessivo dell'offerta formativa sul territorio la programmazione delle province. Avrà inoltre il compito di disciplinare i percorsi di istruzione e formazione professionale, nel rispetto dei livelli essenziali definiti dal decreto.
In seguito all'accordo raggiunto in sede di Conferenza Stato Regioni, le prime classi dei percorsi liceali e di quelli di istruzione e formazione professionale verranno avviate a partire dall'anno scolastico 2007/2008.
Si allegano il decreto legislativo sulla riforma del secondo ciclo (solo per e-mail) e due schede sintetiche sui punti essenziali e le principali novità del nuovo ordinamento della scuola secondaria superiore
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