|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
"L'arte a portata di mano": a Portonovo di Ancona, dal 21 al 23 ottobre, un convegno internazionale per una pedagogia di accesso ai beni culturali senza barriere
Si svolgerà a Portonovo di Ancona, dal 21 al 23 ottobre prossimi, il Convegno internazionale "L'arte a portata di mano: verso una pedagogia di accesso ai beni culturali senza barriere", promosso dal Museo Tattile Statale "Omero" di Ancona e dal Museo Tattile di pittura antica e moderna "Anteros" dell' Istituto dei Ciechi "Cavazza" di Bologna, con il patrocinio dei Ministeri per i Beni e le Attività Culturali e dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, delle Regioni Emilia Romagna e Marche, delle Province di Bologna e Ancona e del Comune di Ancona.
Obiettivo del convegno è valutare come, partendo da discipline quali fisiologia e fenomenologia della visione, psicologia della percezione ottica e tattile, tiflologia, estetica, pedagogia, teoria e didattica delle arti, epistemologia, si possa pervenire alla costituzione di una didattica delle arti speciale utile sia alle persone non vedenti che alle persone vedenti, in diverse età e contesti.
L'iniziativa si inserisce nel dibattito che da anni si è aperto sull'accesso alla cultura, sui percorsi museali accessibili, sull'integrazione dei disabili della vista nella realtà scolastica, sociale e professionale, e quindi sugli effetti delle buone pratiche. Dibattito che ha portato istituzioni museali, pubbliche e private, istituti di formazione professionale, scuola e università, a interrogarsi sulle molteplici funzioni psico-riabilitative dell'educazione estetica. Nella corretta percezione, cognizione e interpretazione delle immagini dotate di valore estetico si attuano infatti sistemi di apprendimento strutturati e creativi che svolgono un ruolo importante nella formazione individuale e collettiva delle persone.
Questi processi orientano la persona perché inducono a un uso mirato e cosciente della sensorialità ma richiedono, dapprima, un'attenta considerazione dei prerequisiti di base da cui muovere. Il loro perfezionamento infine partecipa al potenziamento delle facoltà cognitive di chi è non vedente dalla nascita, di chi ha acquisito la cecità, di chi è ipovedente e di chi è vedente. Tutto ciò genera abilità naturalmente convertibili.
Da tempo, d'altronde, musei e istituzioni avvertono l'esigenza di formare adeguatamente un pubblico e un'utenza eterogenei che necessitano di servizi adeguati, talvolta specifici e talvolta unificati, e di proposte metodologicamente efficaci, affinché la conoscenza dell'arte non rimanga esperienza estemporanea ma diventi possibilità di conoscere meglio le radici del pensiero e le strutture del linguaggio visivo.
Per comprendere le ragioni che inducono oggi a una generale revisione critica dei sistemi di apprendimento, stratificazione mnemonica, conservazione e rielaborazione delle conoscenze acquisite dalle persone non vedenti, ipovedenti e vedenti, diventa utile capire il grado di condivisione dei modi della rappresentazione e la loro significazione: sia da un punto di vista percettivo e cognitivo, sia da un punto di vista intellettuale e reificativo.
Il convegno di Ancona affronterà queste tematiche per aprire un proficuo confronto tra competenze interdisciplinari giudicate complementari e per produrre, in seguito, una pubblicazione scientifica che oltre a testimoniare i risultati delle realtà nazionali e internazionali impegnate nel campo si offrirà quale manuale utile a operatori nella didattica museale, formatori, educatori e insegnanti.
Il programma e la locandina del convegno
| |
|