Il 27 gennaio prossimo è il Giorno della Memoria per ricordare l'Olocausto: una data che interpella direttamente il mondo della scuola
"Se comprendere è impossibile, conoscere è
necessario, perché ciò che è accaduto può
ritornare, le coscienze possono nuovamente
essere sedotte e oscurate: anche le nostre"
(Primo Levi)
Cade il prossimo 27 gennaio il 60° anniversario dell'abbattimento dei cancelli del lager di Auschwitz.
Dal 2000 questa data è stata scelta, in Italia, per celebrare il Giorno della Memoria, istituito in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
Anche le scuole, luoghi privilegiati della formazione della coscienza umana e civile dei giovani, sono chiamate, nell'ambito della loro autonomia, a intraprendere iniziative di approfondimento e di studio per proporre una riflessione sull'Olocausto, sull'intolleranza e sulla discriminazione, particolarmente importante in una società che, in Italia come in tutta Europa, si caratterizza ormai per la convivenza di più etnie e culture.
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