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"Mediazione e diritti dei bambini": un convegno nazionale promosso il 28 e 29 aprile a Bari da UNICEF Italia per ribadire i diritti dei minori di fronte alla legge
A Bari, il 28 e 29 aprile 2005, l'UNICEF Italia organizza il secondo incontro nazionale sulla giustizia minorile sul tema "Mediazione e diritti dei bambini".
Secondo la Convenzione sui diritti dell'infanzia, approvata dall'Assemblea Generale dell'ONU nel 1989 e successivamente ratificata da 192 Stati, ogni bambino ha diritto a un equo e dignitoso trattamento di fronte alla legge, nonché il diritto ad essere adeguatamente ascoltato nel corso di un procedimento che lo riguardi e a difendersi di fronte a un'autorità imparziale.
La negazione di tali facoltà e l'eccessivo ricorso alla detenzione sono fenomeni comuni ad ogni latitudine: ad esempio, si calcola che nel mondo siano oltre un milione i minori privati della libertà a seguito di un conflitto con la legge.
La giustizia minorile, in ambito penale o civile, è raramente quella "giustizia a misura di bambino" auspicata dall'UNICEF e dalla Convenzione.
Secondo UNICEF Italia anche nel nostro paese, che pure ha ratificato, nel 1991, la Convenzione sui diritti dell'infanzia, questi diritti non sono ancora sufficientemente dotati degli strumenti indispensabili per il loro esercizio. A partire dal 2002, il Comitato Italiano per l'UNICEF ha voluto quindi iniziare a intraprendere una serie di iniziative dirette a sensibilizzare le Istituzioni competenti e a sollecitare un miglioramento dell'assetto normativo esistente.
Fra queste, a partire dallo scorso anno, l'organizzazione di convegni nazionali sulla giustizia minorile. Il primo si è svolto a Firenze, presso lo storico Istituto degli Innocenti, il 29 aprile del 2004 e, con il titolo "La parola ai bambini", è stato dedicato al tema dell'ascolto del bambini nei procedimenti giudiziari con l'obiettivo di stimolare una più efficace applicazione della Convenzione di Strasburgo nel nostro ordinamento giuridico.
In quell'occasione nacque l'idea di elaborare una petizione per una più estesa applicazione della Convenzione di Strasburgo nel nostro ordinamento giuridico, che contiene un appello affinché "l'ascolto del minore venga riconosciuto quale strumento prioritario per garantire l'effettiva tutela dei suoi diritti, poiché l'ascolto permette al minore di partecipare direttamente alle procedure che lo riguardano ed è mezzo indispensabile per la conoscenza delle sue condizioni, mentali, psicologiche e di salute".
Le numerose adesioni alla petizione hanno spinto l'UNICEF Italia a organizzare il secondo incontro nazionale sulla giustizia minorile, realizzato in collaborazione con il Tribunale per i Minorenni e l'Ufficio di Mediazione civile e penale di Bari e la rivista "Mediares", che affronterà, questa volta, i temi della mediazione civile, penale e scolastica in tutti i loro aspetti.
L'argomento riprende il filo conduttore nato dalla riflessione che nel 2004 diede luogo ad uno dei passaggi del documento, in cui si afferma che "al fine di prevenire o superare ogni situazione conflittuale ed evitare procedimenti giudiziari che riguardino minori sia data la più ampia applicazione alla mediazione in ogni ambito d'intervento giudiziario e sociale, sulla base di dettati legislativi adeguati".
Per informazioni e adesioni si può contattare la Direzione Relazioni Esterne di UNICEF Italia (tel. 06 4780922-212; e-mail a.orlandi@unicef.it, l.baldassarre@unicef.it).
Il programma del convegno
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