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Il software open source a scuola: le Marche tra le realtà regionali più interessanti
Sono cinque i progetti delle scuole marchigiane (tre dell'ITI "Marconi" di Jesi e uno ciascuno dell'ITCG "Carducci-Galilei" di Fermo e dell'ISIS "Einaudi" di Porto Sant'Elpidio) relativi all'uso o produzione di software libero o open source censiti dall'Osservatorio Tecnologico in collaborazione con l'Osservatorio Permanente Attrezzature Tecnologiche del MIUR, che cura l'anagrafe ufficiale dell'ICT scolastico. Un numero relativamente rilevante rispetto alle regioni maggiori.
Ovviamente, l'elenco delle esperienze pervenute in tempo utile, suddivise su base geografica, è lungi dall'essere esaustivo della realtà delle scuole del paese in questo campo, ma rappresenta una prima descrizione puntuale di come il software libero stia diffondendosi nel mondo della scuola.
Il punto di forza principale di questo fenomeno, a livello nazionale, è rappresentato dalla diversità delle esperienze e dalla ricchezza di idee e di soluzioni operative: chi osserva l'insieme dei progetti coglierà infatti una significativa intersezione delle soluzioni proposte dall'open source software con molti dei problemi fondamentali della scuola, soprattutto in termini di organizzazione interna e comunicazione con l'esterno, ma anche per quanto riguarda gli aspetti didattici.
Per contro, dal panorama generale emerge anche una mancanza di maturità nella progettazione, che appare ancora frammentata e descritta in termini per addetti ai lavori e spesso autoreferenziali, ossia poco chiari per chi è esterno al mondo scolastico.
In uno studio britannico è stato evidenziato come, su un campione di scuole primarie e secondarie, l'uso di open source software porti a benefici culturali, economici e organizzativi, ma che tale efficacia dipenda da come la scuola gestisca ed organizzi la sua introduzione.
Su questa linea l'Osservatorio Tecnologico si è mosso realizzando, con AICA, CSP e INFN, la ricerca sulle Reti Aperte e Soluzioni Integrate per le Scuole (RASIS) per aiutare l'organizzazione scolastica nel formalizzare i suoi bisogni di networking e di servizi web e favorire la standardizzazione delle soluzioni di base basate proprio su open source software.
Il processo di formalizzazione della domanda è prerequisito infatti alla aggregazione dell'offerta e l'open source software rappresenta un possibile terreno di incontro fra scuola e imprese del settore ICT, con caratteristiche di forte innovazione e potenzialità crescenti.
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