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"Il realismo. Letteratura, arte, teatro": a Pesaro, dal 28 ottobre, un ciclo di incontri di aggiornamento per i docenti promosso da DIESSE Marche in collaborazione con l'USR
Prenderà avvio il 28 ottobre prossimo, a Pesaro, il ciclo di lezioni-conferenze rivolte ai docenti della regione su "Il realismo. Letteratura, arte, teatro" promosso dall'Associazione DIESSE Marche in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale con l'obiettivo di riproporre una "scuola di qualità" dopo tanta insistenza su strategie e metodologie.
Il primo appuntamento del ciclo, che ha valore di aggiornamento per i docenti, avrà per tema "Appunti sul realismo: I Promessi Sposi" e sarà tenuto da Roberto Barbieri, dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
L'iniziativa nasce dall'esigenza di mettere in risalto, innanzitutto, il valore dell'educazione come introduzione alla realtà totale e quindi di una conoscenza non astratta, che nasce dall'esperienza e dall'attenzione a tutti i suoi fattori, e, in secondo luogo, dalla necessità di sottolineare l'importanza dei contenuti dell'insegnamento.
In questa prospettiva la scelta del tema del realismo serve a indagare come vari esponenti della nostra cultura abbiano letto la loro realtà esistenziale e culturale mentre la scelta dei relatori, tutti di grande prestigio e disponibili ad un dialogo costruttivo, ha lo scopo di aiutare a capire come trasmettere questi grandi temi nel modo più efficace. Ogni conferenza, aperta a tutta la cittadinanza, prevede un dibattito finale e l'incontro conclusivo del ciclo vuol essere il prodotto di un lavoro interdisciplinare tra i docenti presenti.
Ispirandosi agli interrogativi posti da un ormai famoso articolo di Paola Mastrocola su "La Stampa" dell'8 settembre scorso ("Siamo sicuri che il fatto che metà degli allievi arrivi all'università senza le basi minime di matematica, italiano ed inglese non sia un problema drammatico? Io ad esempio preferirei un ministro più dirompente e stravagante, che dicesse che quel che gli importa è che i ragazzi conoscano le poesie di Montale e sappiano la geometria analitica e leggano Einstein e Infeld e le lettere di Kafka alla sua fidanzata…") gli incontri vogliono tentare di trovare una risposta a queste urgenze e di offrire un aiuto a tutti i colleghi nella consapevolezza che il reale cambiamento della scuola italiana non nasce dall'istituzione, ma da chi quotidianamente esprime il proprio entusiasmo e spende le proprie energie per fare il mestiere più bello del mondo.
La locandina e il dépliant con il programma e le motivazioni del ciclo di conferenze
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