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La scuola come promotrice di coesione e integrazione sociale: ad Ancona, incontro della Giunta Regionale con i dirigenti scolastici per la Giornata delle Marche 2006
Un incontro per richiamare l'attenzione sulla scuola come promotrice di coesione e integrazione sociale, primo esempio di comunità che sa valorizzare le identità e le differenze culturali. È stato questo il senso della conferenza di servizio dei dirigenti delle scuole marchigiane, promossa, il 18 ottobre ad Ancona, dalla Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per parlare dei temi che animeranno, il prossimo 10 dicembre, la seconda Giornata delle Marche, ma anche di pace e di integrazione.
Sono intervenuti, oltre al direttore generale dell’USR, Michele De Gregorio, il presidente della Giunta Regionale, Gian Mario Spacca, e gli assessori regionali all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Ugo Ascoli, e alla Cultura, Luigi Minardi.
Una presenza, ha sottolineato il presidente Spacca, che testimonia l’attenzione della Regione per la scuola marchigiana, tra le prime in Italia per indici di qualità, e per il suo contributo essenziale a migliorare i livelli di educazione della comunità, ma anche la gratitudine verso il mondo scolastico per essere stato un elemento determinante nella valorizzazione della prima edizione della Giornata delle Marche.
Quest’anno i temi fondamentali della Giornata, dedicata a Marcinelle, nel 50° anniversario della tragedia in cui persero la vita anche 12 minatori marchigiani, saranno l’emigrazione e quindi il lavoro. Nel suo intervento, l’assessore Minardi ha voluto peraltro sottolineare l’importanza anche in senso più ampio del contributo della scuola nel costruire questo percorso di recupero identitario delle Marche. “Un’intuizione bellissima – ha detto - e un impegno difficile perché ai marchigiani manca il tratto di appartenenza del bene comune”. Un campo emblematico è quello della dispersione dei tanti beni culturali marchigiani (proprio in questi giorni, su questi temi, si svolge la prima conferenza regionale di settore), beni disseminati sul territorio e recuperati negli ultimi anni che devono essere vissuti e riempiti di anima vitale e giovane. “Abbiamo bisogno – ha concluso Minardi - di mischiare il linguaggio del passato e del futuro per ritrovare il cammino identitario e il desiderio di fare della Giornata delle Marche una ‘nuova’ tradizione”.
Ma la scuola marchigiana è anche l’unica, in Italia, dove ben il 75% delle classi impara l’educazione alla pace, ha sottolineato l’assessore Ascoli, che ha parlato di candidatura ideale di Ancona e delle Marche per ospitare il 3° meeting nazionale delle scuole di pace dal titolo “Facciamo pace a scuola“, che si terrà, con ogni probabilità alla presenza del ministro Giuseppe Fioroni e di molti esperti nazionali, a marzo del 2007 al Teatro delle Muse. L’evento sarà preceduto da una giornata intermedia regionale, il prossimo 8 novembre, e sarà centrato sul lavoro delle scuole sulle tematiche della pace e del dialogo.
Il programma dell’iniziativa e la scheda tecnica con gli spunti di riflessione e le modalità di partecipazione delle scuole
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