Approvato in via definitiva dal Senato il nuovo esame di Stato. Si parte già da quest’anno. La soddisfazione del ministro Giuseppe Fioroni
"Esprimo grande soddisfazione per questo sì con il quale viene restituita serietà ad una prova che rappresenta per tutti i ragazzi un appuntamento determinante per il proprio futuro": così il Ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, ha commentato l'approvazione da parte del Senato del disegno di legge che riforma gli esami di Stato.
Tra le principali novità del nuovo esame, in vigore già da quest’anno: tornano lo scrutinio per essere ammessi all'esame, con l'obbligo di aver saldato i debiti contratti negli anni precedenti, e le commissioni d'esame miste, composte al massimo da 6 commissari, per metà interni e per metà esterni, oltre al presidente esterno al quale potranno essere affidate non più di due classi. Vengono previsti premi all'eccellenza degli studenti, con incentivi di natura anche economica, per un importo di 5 milioni di euro finalizzati alla prosecuzione degli studi, e percorsi di orientamento nell'ultimo anno di studi che permetteranno agli studenti di scegliere con più consapevolezza il corso di laurea idoneo, anche con la partecipazione in classe di docenti universitari.
L’approvazione del Senato, ha aggiunto il ministro, “restituisce alla scuola un esame di Stato credibile di fronte all'Università e al mondo del lavoro”, con l’augurio che “questo sia il primo passo di un percorso che porti la scuola italiana a raggiungere i livelli di istruzione che i nostri ragazzi meritano”.
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