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“Facciamo pace a scuola”: si aprono domani ad Ancona i lavori del 3° Meeting nazionale delle scuole di pace. Sabato l’intervento conclusivo del ministro Giuseppe Fioroni
“Facciamo pace a scuola”: prende il via, domani, il 3° Meeting nazionale delle scuole di pace, promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione, dalla Tavola della pace, dal Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, dalla Regione, dall’Ufficio Scolastico Regionale, dalla Provincia e dal Comune di Ancona.
Il Meeting sarà un grande laboratorio della cultura della pace e dei diritti umani ed è parte del programma nazionale di educazione alla pace e ai diritti umani “La mia scuola per la pace” promosso dalla Tavola della pace e dal Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, che ha l’obiettivo di suscitare una vasta mobilitazione educativa tesa a diffondere tra i giovani la cultura della pace e dei diritti umani.
Il Meeting, per il quale il Ministero ha concesso ai docenti l’esonero dagli obblighi di servizio (vedi notizia del 12 marzo 2007) intende infatti valorizzare le iniziative che vengono realizzate nella scuola e per la scuola a favore dell’educazione alla pace e ai diritti umani tracciando insieme con gli studenti, gli insegnanti e gli enti locali un percorso didattico che favorisca lo sviluppo di un’estesa azione educativa e l'inserimento permanente dell'educazione alla pace nei programmi scolastici di tutte le scuole di ogni ordine e grado.
“Non vogliamo insegnare alla scuola come educare alla pace – ha detto Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della Pace, presentando l’iniziativa -, ma intendiamo svolgere un ruolo di facilitatori per fare emergere ciò che la scuola sta facendo in questo campo e tentare di estendere quantitativamente questa realtà”
E oltre duemila studenti, insegnanti, dirigenti scolastici, amministratori locali e associazioni di ogni parte d’Italia s’incontreranno al Teatro delle Muse di Ancona per interrogarsi sul perché sia urgente educare alla pace, cosa significhi educare alla pace, cosa sia la pace che vogliamo insegnare e come si possa educare alla pace. E ancora: Cosa possiamo fare per trasformare la nostra scuola in un luogo di pace? Quali sono i contenuti dell’educazione alla pace e ai diritti umani? Quali sono gli insegnamenti essenziali? E infine: cosa può fare la scuola per la pace e i diritti umani?
La scelta delle Marche appare inoltre emblematica e rappresenta allo stesso tempo un punto di arrivo e di partenza. Nella regione, infatti, si è appena concluso un progetto pilota, unico nel suo genere, all’interno della campagna “La mia scuola per la pace”, che ha visto, finora, l’adesione di 155 scuole con l’inserimento del programma nel POF d’istituto. Se ad esse aggiungiamo il dato di 81 scuole comunque impegnate, nel solo anno 2005/2006, in progetti di pace e quello dei 345 progetti realizzati dal 2000 ad oggi dalle scuole marchigiane, abbiamo un quadro che caratterizza fortemente le Marche su questo specifico tema.
Il punto di partenza sarà invece la diffusione di un documento, “La pace a scuola”, che vuole rappresentare le linee guida per l’educazione alla pace nelle scuole, una sorta di “Carta di Ancona” delle scuole di pace che sarà presentata al ministro Giuseppe Fioroni, che concluderà i lavori sabato 17 marzo.
Nel corso della manifestazione sarà attivo un video box cui i partecipanti potranno affidare, pensieri, considerazioni, testimonianze e suggerimenti. Gli aspetti logistici dell’evento saranno curati dagli istituti alberghieri “Panzini” di Senigallia e “Nebbia” di Loreto.
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La conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa
(Foto Maurizio Rillo, Ufficio Stampa Regione Marche)
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Il programma del Meeting, il progetto e i dati del programma “La mia scuola per la pace” e l’elenco delle scuole aderenti nelle Marche, l’elenco dei progetti realizzati dalle scuole della regione e le “linee guida” per l’educazione alla pace
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