Dopo sei anni, Michele De Gregorio lascia da domani l'incarico di direttore generale dell'Ufficio Scolastico Regionale
Da domani Michele De Gregorio lascia, dopo sei anni, la responsabilità della Direzione Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per le Marche per ricoprire altrove un diverso incarico.
Dalla sua nomina, nell'ottobre del 2002, De Gregorio ha lavorato perché nelle Marche ogni scuola potesse avere la percezione di essere, con la sua specificità, parte vitale di un sistema più vasto, nella convinzione che la scuola non viva chiusa in sé stessa ma accanto ad altre realtà che si muovono nel tempo e che, come la persona, anche l'istituzione viva di relazioni e interazioni, per cui il destino di ogni scuola è il destino di tutta una realtà sociale. "Destino che si costruisce - come più volte ha sottolineato lo stesso De Gregorio - sull'edificazione di coscienze libere, di cittadini interpreti consapevoli del patrimonio di libertà e responsabilità che ci è stato consegnato".
Di qui l'avvio, dal 2004, del progetto "Le Marche: una regione laboratorio", promosso con l'obiettivo di far colloquiare le due anime, quella amministrativa e quella educativo didattica, della scuola e favorire percorsi e raccordi interistituzionali di confronto e di riflessione con tutti i soggetti del territorio che hanno competenze in materia di istruzione e formazione.
Una rete oggi consolidata di interazioni finalizzate a offrire alla scuola quelle collaborazioni strutturate, organiche e continuative, funzionali a sostenerne l'impegno per corrispondere alla crescente complessità dei compiti e delle responsabilità che le sono affidati ed elevare ulteriormente la qualità del sistema scolastico regionale.
Idee portanti di questo progetto, che ha ottenuto l'Alto Patronato dei presidenti della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano, sono stati il recupero di una reale capacità di ascolto e di dialogo e l'attenzione alle professionalità (il "capitale culturale") delle diverse componenti della scuola.
E strategico, in questo orizzonte, anche il ruolo assegnato all'alleanza educativa tra scuola e famiglia, alleanza che scaturisce da comuni finalità educative e rappresenta un punto di forza imprescindibile per la crescita dei giovani, con l'impegno a creare ogni utile spazio di confronto per sviluppare relazioni armoniche nel rispetto dei relativi ruoli e funzioni
Molisano di nascita e marchigiano di adozione, De Gregorio era stato nominato direttore generale dell'USR nell'ottobre del 2002, dopo aver sostanzialmente percorso, salvo brevi intervalli, l'intero arco della sua parabola professionale ad Ancona.
Entrato nella carriera direttiva dell'amministrazione scolastica dal 1968, con prima destinazione Treviso, dal 1971 è infatti ad Ancona come funzionario dell'allora Provveditorato agli Studi. Dal 1992 al 1995 ha svolto la funzione di sovrintendente regionale. Poi, fino al 1999, è stato chiamato a reggere il neonato Provveditorato agli Studi di Rimini e successivamente è tornato, con lo stesso incarico, nel capoluogo marchigiano. Dopo la soppressione dei provveditorati, all'inizio del 2002, ha assunto la funzione di vice direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale per ricoprire, dall'ottobre dello stesso anno e fino a oggi, l'incarico di direttore generale.