La Commissione Europea conferma l'impegno a favore del multilinguismo. La soddisfazione della Società Dante Alighieri
"Possiamo rassicurare la Società "Dante Alighieri" sull'impegno della Commissione a favore del multilinguismo, che consideriamo essenziale in un'Unione di 27 Stati membri con 23 lingue ufficiali. La creazione di un portafoglio specifico testimonia l'importanza che attribuiamo al multilinguismo ed è nostro obiettivo garantire il rispetto di tale principio, sia all'interno della Commissione, sia nelle relazioni con le altre Istituzioni europee, con gli Stati membri e coi cittadini europei". Così scrive Mario Tenreiro, capo unità "Questioni Istituzionali" in una lettera ufficiale inviata al segretario generale della "Dante", Alessandro Masi, sulla non disponibilità della versione italiana di alcune pagine del portale dell'Unione Europea.
È questa la prima risposta ufficiale di Bruxelles ai ripetuti richiami alle scorrette applicazioni del regolamento plurilinguistico del 1958, confermato nel 2008, sul sito ufficiale dell'Unione Europea. "La Commissione - si legge ancora nella lettera - è pienamente consapevole della necessità di fornire ai cittadini europei la massima quantità di informazioni nel maggior numero possibile di lingue, nei limiti imposti dalle risorse umane e finanziarie disponibili. In linea con questi principi e data l'importanza di Internet per la comunicazione sulle questioni europee, alla fine del 2007 la Commissione ha adottato una nuova strategia, nel cui contesto la traduzione, accanto all'interattività e al miglioramento dei contenuti, riveste un ruolo fondamentale".
"Il problema consiste nella corretta applicazione delle norme statutarie e dei regolamenti in sede comunitaria - aveva recentemente sostenuto Masi in una lettera aperta - che vogliono l'uso paritario di tutte le lingue dei paesi membri UE". Nel suo intervento, il segretario generale della "Dante" ribadiva in particolare l'apporto specifico che la nostra lingua, il nostro patrimonio artistico e il nostro prodotto nel settore industriale hanno dato e potranno dare in futuro all'Europa.