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 News

Calendario Scolastico per l'anno scolastico 2002/2003

LA GIUNTA REGIONALE


VISTO il documento istruttorio riportato in calce alla presente deliberazione predisposto dal servizio Formazione Professionale e Problemi del Lavoro dal quale si rileva la necessità di adottare il presente atto;
RITENUTO, per i motivi riportati nel predetto documento istruttorio e che vengono condivisi, di deliberare in merito;
VISTO il parere favorevole di cui all'articolo 16, comma 1, lettera a) della legge regionale 15 ottobre 2001, n. 20 in ordine alla regolarità tecnica e sotto il profilo di legittimità, del dirigente del servizio Formazione Professionale e Problemi del Lavoro e l'attestazione dello stesso che dalla deliberazione non deriva un impegno di spesa a carico della regione;
VISTA la proposta del direttore del dipartimento Sviluppo Economico;
VISTO l'articolo 25 dello statuto della regione;
Con la votazione, resa in forma palese, riportata a pagina 1

D E L I B E R A


Di approvare le seguenti disposizioni per il calendario scolastico per l'anno scolastico 2002/03:

  • Inizio delle lezioni: 16 settembre 2002;

  • Le festività indicate all'art. 6 dell'O.M. n. 59 del 29.03.2001: tutte le domeniche, il 1° novembre festa di tutti i Santi, l'8 dicembre Immacolata Concezione, il 25 dicembre S. Natale, il 26 dicembre, il 1° gennaio Capodanno, il 6 gennaio Epifania, il 25 aprile anniversario della Liberazione, il 1° maggio festa del Lavoro, il 2 giugno festa nazionale della Repubblica, il giorno di lunedì dopo Pasqua, la festa del Santo Patrono;

  • Termine delle lezioni: nella scuola di base, ivi comprese le classi di scuola elementare e media funzionanti secondo il preesistente ordinamento e nella scuola superiore: 11 giugno 2003;

    I consigli di circolo e d'istituto, in relazione alle esigenze derivanti dal piano dell'offerta formativa, determinano, con criteri di flessibilità, gli adattamenti del calendario scolastico che possono riguardare:
      - la data di inizio delle lezioni;
      - la sospensione, nel corso dell'anno scolastico, delle attività educative o didattiche prevedendo, ai fini della compensazione delle attività non effettuate, modalità e tempi di recupero, in altri periodi dell'anno stesso, delle attività educative o delle ore di lezione non svolte; è bene, comunque, che i consigli di circoli e di istituto tengano conto di eventuali non prevedibili eventi che possono comportare la sospensione del servizio scolastico;
      - la sospensione delle lezioni per le vacanze di Natale e di Pasqua che non possono superare complessivamente n. 12 giorni;
    tutto ciò nel rispetto del disposto dell'art. 74, 3° comma, del D.Lgs. n. 297/94 relativamente allo svolgimento di almeno 200 giorni di lezione o del D.P.R. n. 275/99 art. 5, commi 2 e 3, in caso di esigenze derivanti dall'organizzazione flessibile dell'orario complessivo del curricolo e di quello destinato alle singole discipline ed attività.
    Le attività educative nella scuola dell'infanzia e le attività didattiche, comprensive degli scrutini e degli esami nella scuola di base e nella scuola secondaria superiore hanno termine il 30 giugno 2003.
    Relativamente alle scuole dell'infanzia, nel periodo successivo al 10 giugno e sino al 30 giugno, termine ordinario delle attività educative, può essere previsto che, nell'ambito delle complesse attività individuate nel piano dell'offerta formativa, funzionino le sole sezioni ritenute necessarie in relazione al numero dei bambini frequentanti, sulla base delle effettive esigenze delle famiglie.
    In data successiva al 30 giugno 2003 hanno termine le attività nelle classi interessate agli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore.
    Le attività medesime possono aver termine oltre la predetta data:
      - nelle classi degli istituti tecnici e professionali dove si attuano, d'intesa con le Regioni territorialmente competenti, progetti finalizzati al rientro degli adulti nel sistema formativo;
      - nelle classi degli istituti professionali che svolgono attività programmate nell'ambito dell'area di professionalizzazione;
      - nelle classi degli istituti professionali che svolgono percorsi formativi a carattere modulare, destinati agli adulti;
      - nel caso di specifici progetti finalizzati all'educazione permanente degli adulti secondo quanto previsto dall'art. 7, comma 2, della O.M. n. 455 del 29 luglio 1997 o delle attività a carattere modulare, organizzate dai Centri territoriali istituiti a norma dell'O.M. medesima;
      - nel caso di realizzazione di progetti pilota di percorsi formativi integrati tra istruzione e formazione professionale ai sensi dell'art. 7 del D.P.R. 257 del 12 luglio 2000.
    Giorni di lezione: nella scuola di base e nella scuola secondaria superiore i giorni di lezione sono: n. 208.
    I giorni di lezione sopra indicati sono stati calcolati tenendo conto della ricorrenza del Santo Patrono e della sospensione dalle lezioni nel periodo di Natale e Pasqua.


    IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA
    (dr. Bruno Brandoni)
      IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
    (Dr. Vito D'Ambrosio)


    Per verifica e controfirma
    IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
    SVILUPPO ECONOMICO
    (Dr. Fabrizio Costa)


    DOCUMENTO ISTRUTTORIO


    - Normativa di riferimento D. Lgs. 16.04.94, n. 297 art. 74 e successive modificazioni ed integrazioni.
    D. Lgs. 31.03.98, n. 112
    Legge Costituzionale 18.10.2001, n. 3
    D.P.R. 8.03.99 n. 275
    O.M. n. 48 del 19.12.1999
    O.M. n. 455 del 29.07.97
    O.M. n. 59 del 29.03.01

    - Motivazione
    Il D.Lgs. 31.03.98, n. 112, all'art. 138, comma 1, delega alle regioni la funzione amministrativa di determinare il calendario scolastico e ai sensi del comma 2 dello stesso art. la delega diviene operativa dal secondo anno scolastico immediatamente successivo alla data dell'entrata in vigore del regolamento di riordino dell'amministrazione centrale e periferica del Ministero dell'Istruzione.
    Il riferimento legislativo che regola il calendario scolastico è l'art. 74 del D.Lgs n. 297/94 che tra l'altro stabilisce:
      - il periodo di svolgimento delle attività didattiche, comprensive degli scrutini e degli esami fissandolo nel periodo compreso tra il 1 settembre e il 30 giugno con eventuale conclusione nel mese di luglio degli esami di maturità;
      - il numero di giornate delle lezioni determinandolo in 200 giorni;
      - che il termine delle attività didattiche e delle lezioni con le scadenze per le valutazioni periodiche e il calendario delle festività e degli esami sono competenza del Ministero dell'Istruzione;
    L'O.M. 59/01 concernente "Calendario scolastico nazionale 2001/2002" all'art. 6 fissa il calendario delle festività, come di seguito specificato: tutte le domeniche, il 1° novembre festa di tutti i Santi, l'8 dicembre Immacolata Concezione, il 25 dicembre S. Natale, il 26 dicembre, il 1° gennaio Capodanno, il 6 gennaio Epifania, il 25 aprile anniversario della Liberazione, il 1° maggio festa del Lavoro, il 2 giugno festa nazionale della Repubblica, il giorno di lunedì dopo Pasqua, la festa del Santo Patrono.
    La citata O.M. all'art. 3, comma 4 elenca le attività che possono terminare oltre la data del 30 giugno 2002 come di seguito indicate:
      - nelle classi degli istituti tecnici e professionali dove si attuano, d'intesa con le Regioni territorialmente competenti, progetti finalizzati al rientro degli adulti nel sistema formativo;
      - nelle classi degli istituti professionali che svolgono attività programmate nell'ambito dell'area di professionalizzazione;
      - nelle classi degli istituti professionali che svolgono percorsi formativi a carattere modulare, destinati agli adulti;
      - nel caso di specifici progetti finalizzati all'educazione permanente degli adulti secondo quanto previsto dall'art. 7, comma 2, della O.M. n. 455 del 29 luglio 1997 o delle attività a carattere modulare, organizzate dai Centri territoriali istituiti a norma dell'O.M. medesima;
      - nel caso di realizzazione di progetti pilota di percorsi formativi integrati tra istruzione e formazione professionale ai sensi dell'art. 7 del D.P.R. 257 del 12 luglio 2000.
    La predetta O.M. 59/2001 all'art. 1 commi 2 e 3, in base al D.P.R. 8.03.99 n. 275 permette adattamenti del calendario scolastico, ad iniziativa dei consigli di circolo e di istituto in relazione a esigenze derivanti dal piano dell'offerta formativa, i quali possono riguardare:
      - la data di inizio delle lezioni
      - la sospensione, in corso d'anno scolastico, delle attività educative o didattiche, prevedendo, ai fini della compensazione delle attività non effettuate, modalità e tempi di recupero, in altri periodi dell'anno stesso, delle attività educative o delle ore di lezione non svolte. In tale contesto è bene che i Consigli di circolo e di istituto tengano conto di eventuali non prevedibili eventi che possono comportare la sospensione del servizio scolastico;
      - la sospensione delle lezioni per le vacanze di Natale e di Pasqua che non possono superare complessivamente n. 12 giorni; tutto ciò nel rispetto del disposto dell'art. 74, 3° comma, del D.Lgs. n. 297/94 relativamente allo svolgimento di almeno 200 giorni di lezione o del D.P.R. n. 275/99 art. 5, comma 3, in caso di organizzazione flessibile dell'orario complessivo del curricolo e di quello destinato alle singole discipline ed attività.
    Il Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca ha trasmesso in data 19 aprile 2002 una nota, prot. n. 7698, con la quale sollecita la trasmissione delle decisioni regionali.
      - Esito dell'istruttoria
    Per quanto sopra detto si propone alla Giunta regionale l'approvazione della presente deliberazione concernente l'approvazione del: "Calendario Scolastico per l'anno scolastico 2002/2003.


    IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
    (Gina Gentili)

    PARERE DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO FORMAZIONE PROFESSIONALE

    Il sottoscritto, considerata la motivazione espressa nell' atto, esprime parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica e sotto il profilo di legittimità della presente deliberazione. Si attesta inoltre che dalla presente deliberazione non deriva un impegno di spesa a carico della regione.

    IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO
    (Dr. Piero Sunzini)

    PROPOSTA DEL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO

    Il sottoscritto, esaminato il documento istruttorio e visto il parere del dirigente del servizio Formazione Professionale in ordine alla regolarità tecnica e sotto il profilo di legittimità, propone alla giunta regionale l'adozione della presente deliberazione.

    IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO
    (dr. Fabrizio Costa)




    La presente deliberazione si compone di n. 6 pagine, di cui n. 3 pagine di allegati che formano parte integrante della stessa.


    IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA
    (dr. Bruno Brandoni)

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