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Quale metodo per i nuovi licei? Sull´ultimo numero di “Emmeciquadro” alcune considerazioni sulla dimensione sperimentale nelle Indicazioni nazionali
L´attività sperimentale, se ben condotta, può educare a un approccio critico e culturalmente significativo alle discipline scientifiche. Un segnale che viene dalle Indicazioni nazionali per i nuovi licei ritenuto interessante dalla redazione di "Emmeciquadro", che, nell'ultimo numero, ha raccolto, accanto ad alcune perplessità, i primi commenti positivi ai nuovi orientamenti del Ministero. Soprattutto per l'immagine non empiristicamente riduttiva e non puramente operativa che viene data dell'«esperimento». Anche se, come emerge dai diversi contributi pubblicati, il metodo dell'esperienza ha una portata e una valenza ben al di là delle ore di laboratorio.
La rivista intende in questo modo offrire un supporto ai docenti che si apprestino a sviluppare un rinnovamento dell'insegnamento scientifico, presentando, tra gli altri, interventi dei due fisici Gianpaolo Bellini e Giovanni Maria Prosperi, dell'Università degli Studi di Milano, di Ernesto Pedrocchi, del Politecnico della stessa città, e del matematico Enrico Bombieri (Institute for Advanced Study di Princeton, New Jersey).
Altri interventi, direttamente dalla vita delle scuole, completano il dibattito sull'importanza e l'efficacia educativa del metodo dell'esperienza che sintetizza i contenuti di tutto il numero.
Per ulteriori informazioni: tel. 02 210852227, e-mail redazione_mcquadro@tiscali.it, mc2@euresis.org.
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