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La storia
Dall'11 marzo 2004, a Macerata, si è avviato un percorso di confronto e riflessione delle scuole dell'autonomia della regione per contribuire a rendere ancora più evidenti i tratti che caratterizzano l'identità della scuola marchigiana, nella convinzione che quanto più questa saprà proporsi come realtà istituzionale unitaria tanto più avrà credito per rapportarsi con i diversi soggetti con cui a vario titolo è chiamata a interagire sul territorio.
La forza dell'autonomia risiede infatti nella capacità di ogni singola scuola di farsi parte di un "sistema" e, nello stesso tempo, custode della propria soggettività, in una relazione di congruenza con la generalità delle istituzioni autonome di cui la comunità scolastica si compone.
Di qui l'idea delle Marche come "regione-laboratorio", all'interno della quale l'operosità, lo spirito di intraprendenza, la capacità di innovazione delle singole scuole possano trovare una sempre più compiuta espressione intorno a temi comuni, in un contesto complesso ma organicamente ed armoniosamente unitario.
E per dare concretezza operativa a questo progetto, che ha ottenuto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, la proposta di alcuni momenti seminariali itineranti (dopo Macerata, Urbino il 20 maggio 2004, Camerino il 20 dicembre 2004 e Ancona il 27 maggio 2005), in cui tutta la scuola marchigiana ha potuto ritrovarsi a confrontare le attività realizzate con le riflessioni suggerite dall'analisi dei relativi esiti e, soprattutto, a definire assieme le linee di sviluppo e di approfondimento dell'azione comune.
Linee che hanno trovato una prima loro definizione nel lavoro di confronto e riflessione avviato con la costituzione di gruppi di lavoro su alcune tematiche giudicate meritevoli di attenzione prioritaria per elevare la qualità del sistema scuola regionale, tanto al suo interno quanto nelle relazioni che occorre costruire con la pluralità dei soggetti istituzionali sul territorio.
Nell'ultima parte del percorso, conclusosi per ora con il seminario regionale del 27 maggio ad Ancona con la presenza dei rappresentanti delle istituzioni con le quali la scuola dell'autonomia è chiamata a dialogare e cooperare, i risultati dell'analisi complessiva sono stati rielaborati dai coordinatori dei gruppi in un documento, il primo manifesto della Scuola delle Marche, che, sottoposto preliminarmente a tutti i dirigenti, intende riassumere i tratti caratterizzanti la scuola regionale e gli aspetti più significativi che il mondo scolastico giudica meritevoli dell'attenzione della più vasta comunità istituzionale.
"Ho ragione di credere - scrive in merito il direttore generale dell'USR Marche, Michele De Gregorio - che dal progetto possano scaturire opportunità inedite di collaborazione, nella logica sistemica che è, ad un tempo, sua premessa e scopo. Speranza che naturalmente condurrà ad esiti tanto più concreti, se il progetto potrà progressivamente arricchirsi del sostegno e della condivisione della pluralità delle componenti scolastiche (docenti, genitori, studenti), alle quali chiedo perciò ai dirigenti scolastici di comunicarne il senso e gli obiettivi, con le modalità che ciascuno riterrà più opportune".
Il progetto nasce infatti dalla convinzione che quanto più la scuola dell'autonomia è in grado di proporsi come realtà istituzionale unitaria tanto più può vantare il necessario credito per rapportarsi con i diversi soggetti che hanno competenze in materia di istruzione e formazione e con cui, a vario titolo, è chiamata a interagire sul territorio e da cui attende collaborazioni strutturate, organiche e continuative, funzionali a sostenerne l'impegno. Con l'obiettivo di ottenere quell'ascolto e quel sostegno indispensabili per corrispondere alla crescente complessità dei compiti e delle responsabilità che le sono affidati ed elevare ulteriormente la qualità del sistema scolastico regionale.
"Nel compito faticoso di preparare i giovani al confronto con una società sempre più articolata e competitiva - prosegue De Gregorio - occorre affiancarla e restituirle fiducia e credito sociale, per consentirle di recuperare e di riaffermare, con legittimo orgoglio, le ragioni che, soprattutto in questo tempo di incertezze, ne fanno una risorsa imprescindibile per lo sviluppo del Paese, impegnata com'è nell'educazione e nella formazione dei futuri cittadini".
E un primo passo concreto in questa direzione è stato fatto, al termine dell'incontro di Ancona, con la stipula di tre protocolli d'intesa, costitutivi di altrettanti gruppi interistituzionali di studio e di lavoro, fra l'Ufficio Scolastico Regionale e le quattro Università marchigiane, la Regione, le Province e l'ANCI Marche e la Confindustria regionale, che, con specifici atti formali, hanno dichiarato di condividere l'impianto e le finalità del progetto.
Questi organismi, di cui faranno parte, accanto ai rappresentanti dei soggetti sottoscrittori, docenti e dirigenti scolastici, avranno il delicato compito di promuovere raccordi e collaborazioni organiche per individuare, tenendo conto dell'attuale quadro normativo e della sua prevedibile evoluzione, le modalità per assicurare risposte integrate, compiute ed efficaci alle attese della comunità scolastica, favorire l'innalzamento del livello qualitativo dei percorsi di studio e incrementare le opportunità formative, per il più rapido inserimento lavorativo dei giovani diplomati e laureati.
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