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Immigrazione: Macerata decima tra le province italiane per la presenza di popolazione straniera. Le Marche tra le mete preferite in Italia
Secondo il 16° Rapporto nazionale sull'immigrazione , stilato da Caritas - Migrantes, Macerata è una tra le prime dieci province italiane con la più alta incidenza (8,1%) di immigrati sulla popolazione totale. Una quota che anticipa un trend che presto si estenderà anche a livello nazionale. Infatti, dal rapporto emerge che tra dieci anni la popolazione italiana sarà costituita per il 10% da persone immigrate.
Ma entriamo nel particolare. Secondo le stime relative all'anno 2005, nella provincia di Macerata i soggiornanti stranieri regolari, inclusi i nuovi ingressi e i nuovi nati, sono stati 25.530, di cui 6.199 minori (24,3%). Rapportati questi dati alla popolazione totale (315.065), otteniamo la percentuale dell'8,1%, di molto superiore sia alla media nazionale (5,2%), sia a quella regionale (6,2%).
Le altre tre province marchigiane registrano infatti quote di presenze minori : 6% Ancona e Pesaro Urbino, 5,2% Ascoli Piceno.
Al dato rilevato dal dossier della Caritas si affianca quello degli studenti stranieri presenti nelle nostre scuole, che, lo scorso anno, nella provincia di Macerata, rappresentavano il 10,07 della popolazione scolastica, anche questo un record regionale, con un picco del 12,38% negli istituti del primo ciclo. Nella regione, nella stessa rilevazione, effettuata dall'USR Marche, risultavano l'8,44% di studenti stranieri, il 9,96 nelle scuole del primo ciclo contro il 5,29% registrato in quelle del secondo ciclo (vedi notizia del 9 maggio 2006 ). Dati che proiettano le Marche fra le primissime regioni in Italia e le caratterizzano come realtà, in questo campo, “anticipatrice del futuro”.
Ma la nostra regione evidenzia in modo particolare un'altra caratteristica del flusso migratorio in Italia, il suo essere fortemente radicato, come dimostrano, a livello quantitativo, l'elevato numero di stranieri presenti da più di cinque anni (1 milione e 200 mila) e, a livello qualitativo, i progetti migratori, per i quali l'Italia è una meta molto ambita. Tutti gli indicatori statistici, infatti, a partire dall'elevato flusso di ricongiungimenti familiari (dato particolarmente significativo nelle Marche), attestano infatti che si sceglie il nostro paese come meta di approdo definitivo.
D'altronde, secondo il quarto rapporto sull'integrazione degli immigrati curato dalla Caritas e da CNEL (sempre dati 2005) e pubblicato lo scorso marzo (vedi notizia del 29 marzo 2006 ), le Marche sono seconde, subito dopo il Veneto e prima dell'Emilia Romagna, tra le regioni italiane che si contendono il primato per l'offerta delle migliori condizioni di vita rese agli immigrati.
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