Dall'emigrazione all'immigrazione: il Museo “Pietro Conti” di Gualdo Tadino si apre allo studio e al confronto con i nuovi fenomeni migratori
Il Museo regionale dell' Emigrazione “Pietro Conti” di Gualdo Tadino (Perugia) cambia “pelle”. Con il recente convegno “ Io e l'altro. Le migrazioni: una risorsa o un problema? ” si è sancita infatti la trasformazione del museo da struttura di studio del passato in entità radicata e innervata sul territorio e vivificata dal confronto e dagli scambi culturali.
Il “Pietro Conti” (intitolato al primo presidente della Regione Umbra, molto impegnato a favore degli emigranti), aperto nel novembre 2003, è stato il primo museo in Italia dedicato all'emigrazione. Non a caso: "questa è la più povera tra le zone del perugino, dove alla fine dell'Ottocento si sono susseguite forti crisi agricole", sottolinea la direttrice della struttura, Catia Monacelli che, in qualità di antropologa culturale, fu chiamata a raccogliere materiale sull'argomento, poi rivelatosi fondamentale per il museo.
Un patrimonio della storia migratoria italiana oggi di notevole importanza, organizzato in una mediateca, una videoteca e una nastroteca, con materiali e documenti anche dell' Istituto Luce e della Tv della Svizzera italiana, che viene continuamente consultato da scolaresche provenienti da numerose regioni e che continua a crescere con l'annuale concorso video nazionale "Memorie migranti", articolato in varie sezione, tra cui quella giornalistica.
"Il nostro scopo - spiega la Monacelli - è consegnare tra dieci anni alla storia una enorme mole di documenti". Un lavoro "urgente" perché la generazione di uomini partiti all' inizio del secolo scorso e poi tornati, va scomparendo.
Per informazioni: tel. 075 9142445, e-mail info@emigrazione.it , sito WEB http://www.emigrazione.it .
|