Istituito anche nelle Marche l’Osservatorio regionale permanente sul bullismo. Il prossimo 14 maggio, nel corso dell’incontro regionale dedicato alla sintesi delle recenti conferenze provinciali sul progetto “Le Marche: una regione laboratorio” (vedi notizia seguente), i componenti del nuovo organismo incontreranno ad Ancona, il 14 maggio, i dirigenti scolastici per un primo confronto con la scuola sui temi che costituiranno oggetto della loro attività.
Occasione ancor più significativa sarà invece la conferenza di servizio che avrà luogo, sempre ad Ancona, il 23 maggio 2007, e avrà per tema “Scuola e comunità: quali doveri verso i giovani, nella società del cambiamento?”, cui parteciperanno, oltre ai dirigenti scolastici, i presidenti dei Consigli di circolo e di istituto, i presidenti delle Consulte provinciali degli studenti, il presidente del Tribunale dei minori e l’assessore regionale Ugo Ascoli.
La conferenza cade cronologicamente nell’arco della settimana “La scuola siamo noi”, voluta dal ministro Giuseppe Fioroni allo scopo di dare adeguata evidenza all’impegno della scuola e alla qualità dei risultati che ne scaturiscono, spesso ignorati dai media, occupati a dare prevalente risalto agli episodi di devianza. Episodi dei quali non si vuole certo negare la gravità, ma si dovrebbe anche considerare l’esiguità e il carattere isolato.
“È opinione diffusa, frutto di sommarie riflessioni – scrive per l’occasione in una lettera alle scuole il direttore generale dell’USR, Michele De Gregorio -, che alla scuola, percepita quale soggetto istituzionalmente tenuto ad arginare le derive comportamentali dei ragazzi, vada ascritta la responsabilità esclusiva di tali episodi”. “Non si può tuttavia – prosegue De Gregorio - né legittimare la convinzione che alla scuola si possa affidare la totalità del compito educativo né far ritenere che il suo impegno basti, da solo, ad annullare gli effetti nefasti delle fuorvianti suggestioni provenienti dal contesto extrascolastico”, identificabili soprattutto “negli effimeri, ma allettanti ‘modelli’ proposti dai media”, e il peso del “disimpegno” e delle “molte accondiscendenze degli adulti”.
Per questo, conclude il direttore generale dellUSR, “occorre impegnarsi per ricostituire, attorno e a sostegno della scuola, un ecosistema educativo fondato sulla convinzione che la qualità di cittadino implica di per sé, per ciascun componente della comunità, anche non genitore, la doverosa assunzione di responsabilità civili ed etiche nei confronti delle giovani generazioni”.
Il decreto di costituzione dell’Osservatorio e la nota del ministro Fioroni sulla Settimana della scuola