Il 21 febbraio è la Giornata nazionale del Braille: un’occasione importante per approfondire il tema dell’integrazione scolastica nei suoi diversi aspetti
Il Parlamento italiano ha istituito, nel 2007, la "Giornata nazionale del Braille", da celebrarsi annualmente il 21 febbraio, quale momento di sensibilizzazione dell'opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti. La ricorrenza intende stimolare le amministrazioni pubbliche e gli altri organismi operanti nel settore sociale a promuovere iniziative di sensibilizzazione e solidarietà o studi, convegni, incontri e dibattiti nelle scuole e sui principali media per richiamare l'attenzione e l'informazione sull'importanza che il sistema Braille riveste nella vita delle persone non vedenti e di quanti sono coinvolti direttamente o indirettamente nelle loro vicende, così da sviluppare politiche pubbliche e comportamenti privati che allarghino le possibilità di reale inclusione sociale e di accesso alla cultura e all'informazione per tutti coloro che soffrono di minorazioni visive.
Al centro dell’iniziativa si colloca l’opera del francese Louis Braille (1809-1852), di cui quest’anno ricorre il bicentenario della nascita, che ideò il particolare tipo di scrittura oggi universalmente utilizzato da persone non vedenti. Dal 1952 la sua salma riposa nel Pantheon di Parigi, a riconoscimento della sua opera a favore dell'umanità.
La “Giornata del Braille” vuole in particolare offrire l’occasione per una riflessione che, oltre a evidenziare il valore del sistema di lettura e scrittura per le persone con disabilità visiva, consenta l’approfondimento del problema dell’integrazione scolastica nei suoi diversi aspetti.
Iniziative in questo senso possono essere promosse, per il 21 febbraio, dalle scuole anche d’intesa con le istituzioni per ciechi e ipovedenti del territorio e con le sezioni provinciali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UIC), cui ci si può rivolgere per ulteriori informazioni e contatti.