“Primo Mazzolari. Un uomo libero”: a cinquant’anni dalla morte un libro ricostruisce la vicenda biografica e le scelte storiche del parroco di Bozzolo
A cinquant’anni dalla morte (che ricorre il prossimo 12 aprile), è uscito un volume di Anselmo Palini dal titolo “Primo Mazzolari. Un uomo libero” (Editrice Ave, Roma), che ricostruisce la vicenda biografica del parroco di Bozzolo, prestando particolare attenzione alle sue scelte rispetto ai grandi eventi storici di cui fu testimone: le guerre mondiali, il fascismo, il Concordato, l’avventura coloniale italiana, le leggi razziali, la Resistenza, le ‘rese dei conti’ nel secondo dopoguerra, il comunismo, le dittature dell’Est europeo, la corsa agli armamenti, la guerra fredda, l’annuncio del Concilio. Si affronta così un lungo viaggio, con la guida di don Mazzolari, attraverso i principali avvenimenti dei primi sessant’anni del Novecento.
Vengono anche evidenziati i temi al centro della riflessione di don Mazzolari, decritto nella postfazione al volume da mons. Loris Fratesco Capovilla come un“uomo integro e retto, timorato di Dio e alieno dal male, un uomo umile e dotto, pastore d’anime saggio e misericordioso, chinato sui solchi dei poveri e proteso verso le lontane frontiere della civiltà dell’amore”: i lontani, i poveri, la pace, la libertà di coscienza, la necessità di un laicato più autonomo, maturo e corresponsabile, il rinnovamento della vita religiosa e della Chiesa.
L’autore, docente di Materie letterarie in una scuola superiore di Brescia, presenta un testo, preciso e rigoroso, ma non specialistico, che ha un carattere divulgativo e, con le numerose note, con la contestualizzazione storica di testi e di vicende, offre a tutti la possibilità di accostarsi all’originale e sempre attuale testimonianza che don Primo Mazzolari ha offerto con la propria vita e con le proprie scelte.