Un documento in difesa dello studio del latino nella scuola elaborato e diffuso da AESPI E CNADSI
L’Associazioe Europea Scuola e Professionalità Insegnante (AESPI) e il Comitato Nazionale Associazione Difesa Scuola Italiana (CNADSI) hanno elaborato e inviato al ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, un documento sull'insegnamento del latino, elaborato, dopo profonda riflessione, dalla due organizzazioni e poi approvato e sottoscritto da alcune associazioni professionali di docenti e da altri sodalizi culturali e pedagogici.
Nel testo, richiamando l’importanza della lingua latina come veicolo della cultura classica e cristiana in cui affondano le radici dell’identità europea, si propone di inserire, all’interno del più vasto progetto di riforma della scuola, lo studio del latino su base triennale nella secondaria di primo grado, con lo studio della morfologia elementare e il progressivo approfondimento dello studio completo della grammatica e dell’inizio della sintassi, giungendo ad acquisire, alle superiori, la conoscenza completa della lingua in modo da poter leggere autonomamente tutti i testi latini e, nel liceo classico, quelli greci.
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