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Eventi culturali: dal 17 settembre il 10° Pergolesi Spontini Festival chiude le celebrazioni pergolesiane con le presenze di Gustav Leonhardt e Claudio Abbado
Si aprirà il 17 settembre prossimo, con la decima edizione del Pergolesi Spontini Festival, la seconda parte delle celebrazioni per i trecento anni dalla nascita di Giovanni Battista Pergolesi (1710-36) avviate nella scorsa primavera con “Il Flaminio” e “L’Adriano in Siria” con gli intermezzi di Livietta e Tracollo, diretti da Ottavio Dantone, clavicembalista e leader dell’ensemble Accademia Bizantina, tra i musicisti più importanti e significativi dell’attuale scena musicale internazionale.
Il festival si inaugurerà e si concluderà con due eventi eccezionali. Il 17 settembre si terrà infatti a Monte San Vito il concerto di apertura del grande clavicembalista olandese Gustav Leonhardt, uno dei più importanti interpreti a livello mondiale, con un programma che alterna brani di Johann Sebastian Bach a composizioni compositori italiani del Settecento che hanno scritto per strumento a tastiera. Chiudono invece la rassegna, il 25 settembre a Jesi, Claudio Abbado e la sua Orchestra Mozart: un ritorno atteso, quello dell’artista che è sicuramente il più grande direttore d’orchestra contemporaneo, dopo l’inaugurazione delle celebrazioni nel giugno dello scorso anno. Un concerto che, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, proporrà il capolavoro il capolavoro di Pergolesi, lo “Stabat Mater”, preceduto dalla musica di Bach (tre arie dalle “Passioni” secondo Matteo e Giovanni e un concerto per violino). Solisti d’eccezione il soprano Julia Kleiter, il contralto Sara Mingardo e il violinista Giuliano Carmignola.
In mezzo altri due appuntamenti da non mancare. A Montecarotto, sabato 18 settembre (replica il 19), “La servante maîtresse”, versione francese dei noti intermezzi “La Serva padrona”, che con il libretto di Pierre Baurans andò in scena a Parigi alla Comédie Italienne il 14 agosto 1754, nel pieno della “Querelle des bouffons” scoppiata due anni prima quando gli intermezzi pergolesiani, nella loro originale versione italiana, vennero rappresentati fra un atto e l’altro di “Acis et Galatée” di Lully provocando l’acceso dibattito fra i sostenitori dell’opera buffa italiana e quelli dell’opera francese. Esecuzione affidata a due giovani interpreti della Scuola dell'Opera di Bologna, Davide Bartolucci e Lavinia Bini, con gli strumentisti della scuola di formazione del Progetto Sipario della Fondazione Pergolesi Spontini, diretti da Giacomo Sagripanti. Regia di Juliette Deschamps.
Gli strumentisti e cantanti della scuola della Fondazione sono i protagonisti anche del concerto del 19 settembre a Monsano dal titolo “Musica al quadrato”, che vede in programma l’”Ottetto per fiati” di Stravinskij e una novità assoluta, “Chiuso nel centro, Orfeo”, cantata per voci, archi e nastro magnetico da musiche di Pergolesi, un omaggio al musicista jesino di Luciano Di Giandomenico, compositore, direttore d’ orchestra e pianista aquilano.
Il programma
completo del festival e le foto dei
principali interpreti.
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